All’Osteria Antica
Nera ed eretta la montagna sta’
La notte è scesa, seduto
Al suo piede guardo il mio pensiero
Che se ne và.
Ripenso al bianco suo destriero
Con una stella in fronte
Alle cavalcate pazze, furibonde
Al suo seno bianco
Che ella mi nasconde
Come se le fossi forestiero
All’osteria antica
Sono all’osteria antica
Bevo per scuoter la fatica
Del lavoro di un intero giorno
Aspetto in pace il ritorno
Del sole caldo. Della primavera
Del mio amore . della notte nera
Ora al tavolo dell’antica osteria
Sono seduto
Trema la mia mano, il bicchiere, caduto
Stanco ..lento.. si infrange
Un ubriaco .. ride.. piange.
Eli 5 nov. 1973