Novità libraria
“Il cane che abbaiava alle campane”
Autore: Eli Mordasini
104 pagine in formato 13 x 20 cm
Corredato da disegni al tratto in bianco e nero.
Il libro è in vendita nelle librerie ticinesi e in Valle Onsernone
nei negozi e nei ristoranti
Al prezzo di Fr.15.-, Euro 12.-, oppure direttamente dall’Autore al seguente indirizzo:
Mordasini Eli, 6663 Spruga, Tel. 091 797 14 15
Prefazione a cura del Prof. Alberto Jelmini
Come un cacciatore o un cercatore di funghi, Eli scruta il
paesaggio, cogliendone i minimi dettagli, siano forme, colori
o suoni. Ma nello stesso tempo egli scruta nell’animo umano,
stabilendo un rapporto tra uomo e natura che ritroviamo
lungo tutta la sua produzione, al punto da poter essere
considerato come la sua più autentica peculiarità.
Questo confronto, che a volte assume il tono, ma anche
il ritmo dei dialoghi leopardiani, diventa una profonda
riflessione sull’uomo e sulla vita. Anche se i vari personaggi
hanno i loro problemi, si lamentano, fanno confronti con
il passato e devono a volte riconoscere la bontà del vivere
di una volta (non esente da pecche, come i disboscamenti
insensati), l’immagine complessiva non è negativa. Tutto
cambia, ma bisogna saper accettare le novità e trovare la forza
di guardare avanti, anche se il mondo contadino, in certe valli,
sebbene aiutato dalla meccanizzazione, difficilmente potrà
sopravvivere. Nonostante ciò, la parola di Eli resta in fondo un
invito alla sopportazione, all’accettazione dei cambiamenti,
ma è soprattutto un invito a saper apprezzare quei valori che
nonostante tutto non dovrebbero mai venir meno: il buon
senso, il rispetto per la natura, il conoscere bene il proprio
mestiere, l’impegno per le giuste cause, in una parola:
saper vivere nel migliore dei modi. Troviamo infatti, quasi in
sordina, rapida, ma pungente, la critica contro il consumismo,
evidenziata nell’abbandono incosciente dei rifiuti, quella
contro l’eccessiva fiscalità, e soprattutto il biasimo amaro
contro la sottomissione che uccide la possibilità di essere
se stessi, di essere liberi. Un tema, questo, profondamente
sentito dall’autore, come vediamo nel personaggio di Chiara-
Luna. In ultima analisi si tratta di una libertà personale che
è dignità, che significa non piegare il capo né di fronte a
uomini prepotenti perché ignoranti, né di fronte alla natura
quando infierisce mettendo a dura prova la fiducia nella vita.
In questo senso anche il confronto con il passato non è per Eli
nostalgico rimpianto, ma coscienza delle nostre radici, di un
modo di vivere dignitoso, da cui trarre forza per affrontare il
presente.
Ciò che dà un gusto tutto speciale alla prosa di Eli dipende
però dal tono, mai noioso o barboso, ma intriso di sottile
ironia, con illuminazioni improvvise di immagini, a volte quasi
surreali. Il tutto a rendere piacevole una lettura che sotto una
veste in apparenza spiritosa, conserva sempre un genuino
accento di verità umana.