Il Lupo nella storia del Ticino

Eravamo nel 2001,il tempo passa in fretta. Se ne sono già andati quattordici di anni da quando su questa rivista,immaginavo la situazione nuova che si sarebbe creata con l’arrivo del lupo. Ripropongo questo breve testo,nel quale, ero facile profeta,e infondo la provocazione,ci stava,ora però è tempo di cambiare …

 

Scrivevo allora:

 

DEL LUPO E ALTRE STORIE

 

Gennaio 2001 arriva il primo lupo in Ticino, sbrana quattro capre.

 

Sono passati tredici anni da questo fatto: ora vi racconto la mia storia.

 

Un tempo facevo il contadino in montagna, in una montagna bella che guarda il Lago Maggiore da ovest, ero abbastanza felice. Allevavo capre e pecore e a Pasqua vendevo capretti e agnelli alla gente della città, la quale sapeva apprezzare le cose genuine e le pagava bene.

Ora però la mia vita di contadino è cambiata da quando sono arrivati i lupi e le linci.

Il lupo è animale bellissimo, astuto e gran cacciatore, la lince felino maestoso, entrambi però si dilettano non poco a rubarmi pecore, agnelli, capre e capretti.

Io in fondo li capisco. Non sono cattivo e neppure vendicativo,rispetto la legge,il trattato di Berna,il divieto totale di ucciderne qualcuno ,almeno i più discoli:No! li lascio fare …. non gli sparo …. non metto lacci, trappole, tagliole, non li avveleno …. insomma li rispetto così come vuole le legge, il WWF, gli animalisti e il sessanta per cento del popolo svizzero che vive in città, che non ha mai visto un lupo e di certo non corre alcun pericolo di vederne uno. Io così agendo ora mi trovo senza animali e non posso più fare il contadino. Sono disoccupato senza indennità giornaliera, i piccoli contadini indipendenti non hanno diritto alla disoccupazione, presto sarò al fallimento, poi alla fame.

Ieri però mi è venuta una idea: poi ché i lupi e le linci sono così ben volute, perchè non comincio ad allevarli in cattività? Con così tanta gente che li ama, sono sicuro che avrò successo, infatti potrò venderli al WWF che così potrà lasciarli andare liberi sulle montagne a mangiare pecore, capre, camosci, caprioli, cervi e cinghiali.

Oggi molti ex contadini sulle montagne hanno scelto la mia strada e allevano lupi e linci e pian piano sta succedendo una cosa incredibile: la gente a Pasqua , ora che non ci sono più capretti e agnelli, incomincia a mangiare lupetti e cuccioli di lince. Qualcuno già comincia a dire che era meglio prima….. Già, dovevate proteggere un po’ meno il lupo e un po’ di più gli ultimi contadini di montagna che con poco reddito tenevano puliti i prati, belli i boschi e in ordine i sentieri.

 

Eli Mordasini 2001

 

Tredici anni dopo, aprile 2014

 

Il lupo oggi e nella storia dell’umanità

 

Vorrei qui parlarvi di questo canide,rievocando un attimo le fiabe e le storie che nei secoli sono state scritte e raccontate attorno a questo temibile predatore,poiché temibile lo era nei secoli passati e lo è tuttora.

Le fiabe che parlano di lupi sono tutte famose e ben conosciute,fra le prime quella di Esopo:Il Lupo rappresentato come un despota che ha sempre ragione, falso e ipocrita per raggiungere il suo scopo che è poi quello di essere il padrone assoluto e indiscutibile.. Anche nelle altre fiabe, come Il Lupo e i sette capretti e ancora meglio in quella di Cappuccetto rosso, il lupo imbroglia e mangia capretti e nonne e bambini, nessun altro predatore è stato tanto menzionato in senso negativo nella storia dell’umanità.

In quasi tutte le storie il Lupo appare in negativo e sono pochi i casi dove,nell’immaginario collettivo, sia una figura positiva. Neppure la religione cristiana, riserva al lupo un posto fra gli eletti , cioè fra coloro che potrebbero meritare il paradiso.

Il Lupo appare,oltre che nelle fiabe, in molte altre circostanze storiche, in storie più o meno conosciute del passato e fino ai giorni nostri,questo animale ha alimentato la fantasia di molti poeti. Prendiamo come esempio: Il Lupo mannaro,che rappresenta nella superstizione popolare una creatura perversa,che si trasforma in belva feroce e sanguinaria. Il Licantropo, detto di uomo che con la luna piena si trasforma in lupo o meglio uomo lupo e rappresenta un grave pericolo per la razza umana. San Francesco,santo importante che viene chiamato ad ammansire un lupo in quel di Gubbio, certo non si trattava di un lupo buono, se no non c’era bisogno di scomodare un Santo tanto importante. Nella Bibbia si parla del lupo in Giovanni 10 dove Dio ammonisce i pastori a non abbandonare il gregge se no il lupo mangia le pecore, anche allora il nemico dei pastori e delle pecore era il lupo,e chi ha scritto la Sacra Bibbia non credo abbia inventato niente, ma solo osservato la realtà del suo tempo.. Il lupo, in tempi più recenti,ha avuto nella letteratura fumettistica un ruolo importante,con Ezechiele lupo in Topolino dove per una volta il lupo fa la figura del fesso, spesso gabbato e non riesce ad essere credibile come lupo cattivo, rimanendo spesso sconfitto dai tre porcellini,che guarda caso sono grandi amici di Lupetto cioè suo figlio.   Invece in “ Il lupo Alberto” una lunga e fortunata saga a fumetti che mostra ancora una volta ,fra mille peripezie e problemi, la fame del lupo,che fa di tutto per saziarsi,in questo caso con avventura godibili e divertenti. Nella leggenda della nascita di Roma i due gemelli Remo e Romolo vengono allattati da una Lupa molto buona, che li trova in una cesta navigante sul Tevere, li raccoglie e invece di mangiarli li allatta,non è dato sapere come questo fu possibile, ma l’importanza di Roma nella storia del Nostro mondo è tanto ampia che inventare una lupa che allatta e alleva due bimbi,in questo caso é plausibile,poiché la Città eterna certo non poteva nascere da una lupa che avrebbe divorato i due neonati .Lupa in latino voleva e forse vuole ancora dire “Prostituta” infatti i postriboli dell’antica Roma si chiamavano lupanare famosi erano quelli di Pompei ed altri ancora ,anche qui il lupi fanno parte di connotazioni non troppo edificanti ,anche se la prostituzione non era vietata.

Il mondo del cinema riserva al lupo un largo spazio e almeno un Capolavoro come “Balla coi lupi” di e con Kevin Costner, dove i lupi sono amici dell’uomo, riflettendo l’immaginario collettivo degli Indiani d’America, dove i lupi venivano venerati, un buon esempio lo si legge nella saga popolare dei pellerossa: La leggenda della Luna piena. I popoli nomadi e senza pastorizia come gli indiani d’America potevano permettersi di considerare i lupi come amici perché non avevano niente che potesse loro predare e i bisonti erano a quel tempo numerosissimi,e quindi i lupi non entravano in conflitto alimentare con quelle popolazioni,ma comunque per far si che i lupi non fossero pericolosi, spesso di notte attorno agli accampamenti accendevano dei fuochi, poiché sapevano che i lupi ne hanno una folle paura. Nelle Canzoni moderne oltre al brano molto noto di Dalla “Attenti al Lupo” ci sono altre canzoni molto belle per esempio di Ivan Graziani nell’album Lupi o nella canzone Il Lupo e il Bracconiere. Molte altre canzoni parlano di questo predatore. Nei detti popolari e nei proverbi troviamo spesso conferme della fame, o meglio della voracità e anche delle sua ferocia.

Lupo di mare sta a significare persona coraggiosa ma anche pericolosa come i corsari o i pirati. Fame da lupi che ben evidenza una grande voracità. Tempo da lupi per indicare un tempaccio. Tutti questi e altri detti … sono di una sconcertante connotazione negativa. Chi si fa pecora il lupo la mangia proverbio chiaro,come l’augurio” In bocca l Lupo” con la risposta, per sfatare “Crepi il lupo” appaiono chiare come l’alba, se poi si pensa che gli ultimi lupi ,prima del suo ritorno attuale, l’ultimo lupo abbattuto in Ticino risale a quasi 150 anni fa, malgrado questo tempo passato nell’immaginario collettivo il lupo appare molto spesso.

 

Anche nella mia Valle ogni Tanto compare una Lupa ,ma è una bella e apprezzata Cantante che arriva da noi in estate e che molti conoscono .

 

Dunque il Lupo nella storia e nel suo cammino accanto all’umanità, anche in questi ultimi due secoli,cioè prima della quasi sua estinzione e fino ai giorni nostri ha fatto parlare di sé.

Mai come oggi il fatto che i Lupi siano animali pericolosi,viene smentito, anzi,al contrario viene ritenuto una povera vittima dei cacciatori, dei bracconieri e dei pastori di pecore.

Invece ieri come oggi questo canide è stato ed è problematico,anche per il suo vezzo di sbranare più erbivori di quanti ne possa o voglia mangiare.

Nei secoli scorsi tutto si tentò per eliminarlo e non credo sia stato solo perché la gente era cattiva, non credo che avrebbero costruito con molta fatica le Lüvere per catturarlo, addirittura si era arrivati a tagliare le canne del fucile a pallini(Lupara) per poterlo uccidere da vicino ,questo ci dice come il Lupo si avvicinava alla gente, se no non si vede il motivo dell’uso della Lupara come arma di difesa.( Le armi di attacco hanno le canne lunghe per poter colpire a grande distanza).Se non fosse stato un grave pericolo le autorità di allora non avrebbe pagato una grossa cifra a chi uccideva un lupo, che dopo la fame e la miseria era il nemico pubblico maggiormente temibile delle popolazioni rurali ma anche in città, non per niente avevano costruito città sulle palafitte.

Sul libro Il Prete Rosso di Giuseppina Togni si può leggere( Dalla pag.138 alla pag. 143), una storia forte sui lupi con la descrizione di scene raccapriccianti e a quanto ammontava la ricompensa per averlo ucciso e non sono semplici e inutili invenzioni, ma fatti veramente accaduti e documentati, e come la convivenza con questo predatore non fosse possibile.

Ora il lupo è tornato,ha riconquistato tutto il territorio europeo salvo pochi stati.

Il Lupo è un canide di buone proporzioni, agile e veloce, resistente e sa molto bene rincorrere le sue prede. Ha un potenziale di crescita numerica abbastanza grande, tanto che in pochi anni ha riconquistato il suo vecchio areale europeo, grazie anche all’abbandono di molti territori da parte dell’agricoltura, il bosco che avanza molto velocemente e gli fa da protezione, non ché una assurda protezione totale,in tutta l’Europa occidentale.

Ma quanti lupi ci sono in Europa,in Italia e Francia, che sono i paesi a noi vicini dove il lupo ormai dimora stabilmente.

Fonti autorevoli dicono che in Italia vi siano ben mille lupi e che,fra bracconaggio e abbattimenti abusivi con altri mezzi, come veleno trappole e lacci vengano uccisi almeno 300 lupi l’anno. Dei lupi spagnoli e portoghesi si parla poco, ma anche laggiù,la convivenza non è facile, ma almeno in Portogallo,da quanto saputo sul posto ,dai pastori di pecore la Convenzione di Berna è relativamente poco rispettata.( Notizie queste non ufficiali e non sostenute da prove ma comunque risapute)) Forse perché questo paese come la Spagna ha anche altri grossi problemi da risolvere.

In Francia il lupo è da poco tempo residente ma già con parecchi branchi ben strutturati ed è difficile dire quanti esemplari vivano:Il conflitto con gli allevatori di pecore è molto intenso e ,contrariamente a quanto si dice da noi,ben lontano dall’essere risolto.(Anche nel Parco del Mercantour) Anche da noi in Svizzera ormai si stanno formando i branchi  per ora solo in Grigioni ma i giovani maschi si possono trovare in molti luoghi,le predazioni su animali selvatici,domestici e gli avvistamenti frequenti ci fanno capire che anche in Ticino il lupo non è più un animale di passaggio ma ormai è diventato stanziale ,e non ci vuol molto a capire che presto, come si fa con l’altra selvaggina,carnivori o erbivori che siano anche il lupo dovrà essere gestito e quando necessario o in soprannumero regolarmente abbattuto, se no anche i cacciatori a un certo punto non avranno più il motivo di esserci a regolare gli ungulati, come gli agricoltori a operare con l’allevamento sul territorio. Non penso che a lungo andare si possa mantenere una protezione totale,poiché il lupo non è più e per niente un animale raro, anzi.. (Vedi Protocollo di Poschiavo) Le proposte di come far fronte veramente e sul terreno a protezione dei greggi,le lascio agli esperti in materia, ma una cosa si può dire,sicuri di non essere smentiti, più proteggiamo i nostri animali da reddito rinchiudendoli entro confini stretti e chiusi come recinzioni e magari anche con cani bianchi,più il Lupo avrà spazio a disposizione e potrà svilupparsi, e avrà sempre meno paura dell’uomo e il problema non sarà mai risolto ma solo momentaneamente allontanato, poiché i lupi saranno ancora più numerosi e quindi per logica più pericolosi.

 

Nei Paesi vicini si comincia a rilasciare permessi speciali di abbattimento, la dove la convivenza con allevatori e animali selvatici non è più possibile.( Da noi i lupi già adesso uccidono molti animali selvatici e con la formazione di branchi vedi Grigioni dove la selvaggina nelle zone coinvolte sta calando) ma nelle nuove interpretazioni dei dati, senza il DNA i lupi non esistono, neppure quando le predazioni sono lampanti.

Mentre in molti paesi come in America e nell’Europa dell’est la caccia al lupo è permessa da molto tempo ,ma il numero di lupi in quelle terre non è diminuito di molto,anzi in Russia, dopo che non vengono più pagate le taglie, il lupo è in forte espansione, altri paesi europei che sostengono la protezione totale e il lupo é intoccabile e mai messa in discussione,sono quelli in cui il Lupo ancora non è arrivato,ma appena sarà un problema per l’agricoltura e magari anche per la caccia allora, la Convenzione di Berna adesso tanto evocata, in poco tempo sarà chiusa.

Queste poche righe, per forza di cose, e per motivi di spazio, ( anche perché non sono un biologo specializzato che sa tutto sul lupo ?) non possono essere esaustive, volevano solo dare una infarinatura non pedante e neppure troppo scientifica, sul passato storico e sul presente nella vita, nelle abitudini e nei comportamenti degli esseri umani, su questo discusso animale, e per finire: Non tutti i problemi della nostra agricoltura e della gestione degli ungulati si possono addossare al Lupo .ma quelli dal lupo provocati e noti sono veramente di troppo e inopportuni e non possono avere dimora nelle nostre contrade. Con questo non voglio dire che,come nei secoli scorsi, il lupo vada sterminato,ma regolato numericamente si. In fondo di questo pur bel canide,nessuno sulle Nostre Alpi ne sentiva la mancanza, neppure la biodiversità, che alle nostre latitudini, ne abbiamo già molta senza bisogno di questi grandi predatori e qui parlo anche dell’orso e della lince.

Per chi invece, del lupo ne fa una icona e si prostra davanti alla sua immagine e lo vorrebbe veder protetto integralmente e per sempre, posso dire una frase che ho coniato apposta. “Siamo tutti animalisti fin tanto che il Lupo mangia le pecore altrui.”

 

Eli da Spruga 2014

 

Biblio: I dati riportati sono tutti tratti e facilmente reperibili in Siti internet correlati al Lupo e in Wikipedia.